Luigi Manes nasce come provocazione intellettuale a Ciampino, dove c’è l’aeroporto in cui atterrarono, nell’ordine, Gheddafi nel 2010 e il primo lotto di Pfizer pochi anni più avanti. Comune italiano di 38 685 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, fino al 1974 frazione del vicino comune di Marino, si trova nell’area metropolitana di Roma, strategicamente situata fra la Capitale e i Castelli Romani. Nel 2004 le è stato conferito il titolo di Città dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.
Nel 2022 decide di portare tutta la sua rabbia su un palco, venendo più volte allontanato dal servizio d’ordine del Teatro dell’Opera di Roma. Dopo aver appreso il significato della parola ‘contesto’, inizia la sua carriera nella stand-up comedy, fondando assieme ad altri comici meno bravi il collettivo ‘Comedy Villain’ e portando in giro lo spettacolo ‘Fattore H’ con Gianluca Dalmonte e Tommaso Pioli. Partecipa all’undicesima stagione del programma “Stand-up Comedy” in onda su Comedy Central.
Comico scomodo, corrosivo, non fumatore e rispettoso degli spazi altrui cerca singola a prezzi ragionevoli possibilmente con contratto.

DICONO DI LUI

L’ingegnere della scrittura comica, ogni battuta arriva a destinazione e in orario

Dall’aspetto e dall’atteggiamento goffo e impacciato, Luigi, come Stefano Rapone mantiene sempre lo stesso tono. Il disagio che (volutamente ndr) trasmette, unito all’efficacia della sue punch line, consente a Manes di conquistare ogni spettatore. Riferimenti storici e culturali molto ricercati per uno stile di scrittura che può apparire cinico, asettico, glaciale. Tuttavia l’umiltà con la quale calca il palco finisce per sedurre anche il pubblico più naif e bacchettone.